Cos’è l’ASMR: definizione e origine del fenomeno
L’acronimo ASMR sta per Autonomous Sensory Meridian Response, espressione che indica una risposta sensoriale autonoma e soggettiva, spesso descritta come un formicolio leggero che parte dalla nuca e si irradia lungo la schiena, a volte fino agli arti.
Non si tratta di un riflesso fisiologico universale, ma di una percezione selettiva e personale che alcune persone sperimentano in presenza di determinati stimoli visivi, uditivi o tattili simulati.
Il termine è stato coniato nel 2010 da Jennifer Allen, che cercava un modo per descrivere una sensazione tanto intima quanto difficile da definire. Da allora, il concetto di ASMR ha superato i confini del linguaggio specialistico per diventare un fenomeno culturale e comunicativo, diffuso su larga scala grazie alle piattaforme digitali.
Come si è diffuso l’ASMR e perché attira milioni di utenti
La popolarità dell’ASMR è esplosa attraverso canali come YouTube e, più recentemente, TikTok. Migliaia di creatori, spesso noti come ASMRtist, realizzano video dedicati a suscitare questa particolare risposta sensoriale.
I formati sono i più vari: dalle simulazioni di taglio di capelli ai sussurri rivolti direttamente allo spettatore, passando per il rumore di oggetti sfiorati o manipolati con lentezza.
Il successo di questi contenuti si spiega con una combinazione di fattori: l’effetto rilassante che molti riferiscono, l’accessibilità dei video e il desiderio crescente di intimità digitale.
L’ASMR costruisce un’interazione percepita come personale, “uno a uno”, in un ambiente ovattato, silenzioso, protetto.
Durante i periodi di isolamento sociale, l’attrattiva di questo tipo di contatto simbolico è aumentata, contribuendo a rafforzare la comunità di utenti che si riconoscono nella pratica e nei suoi effetti benefici.
I principali trigger: suoni, immagini, gesti che provocano ASMR
Gli stimoli che attivano l’ASMR sono chiamati trigger e possono essere di natura diversa. La componente più studiata è quella uditiva: i sussurri (whispering) sono tra i più potenti, seguiti da suoni ritmici come il tapping (picchiettio leggero), il crinkling (rumore di plastica o carta stropicciata) e i suoni orali come la masticazione lenta (eating sounds).
Anche i trigger visivi hanno un ruolo rilevante. Alcuni video simulano il contatto diretto con l’utente, accarezzando l’obiettivo della telecamera con pennelli o dita (camera brushing).
Altri utilizzano il role-play, inscenando situazioni come una visita medica o una seduta di make-up, dove la presenza dell’altro è ricreata con estrema cura.
Infine, esistono stimoli che simulano la percezione tattile: sfioramenti, graffiature leggere, manipolazione di tessuti o superfici.
Ogni individuo risponde a combinazioni diverse e può sviluppare una propria “mappa” sensoriale nel tempo.

Perché gli ASMR rilassano: neuroscienze e ipotesi scientifiche
I benefici dell’ASMR sono in larga parte riportati dagli utenti, ma negli ultimi anni sono stati oggetto anche di indagini scientifiche. Uno studio del 2018 (Poerio et al.) ha mostrato una riduzione della frequenza cardiaca e un aumento del benessere soggettivo nei partecipanti che sperimentavano ASMR rispetto a un gruppo di controllo. L’ipotesi più accreditata è che gli stimoli attivino il sistema parasimpatico, favorendo rilassamento e distensione.
Dal punto di vista neurologico, si ipotizza un rilascio di dopamina e ossitocina, associati alla vicinanza affettiva e alla cura. Tuttavia, la variabilità dell’esperienza rende difficile generalizzare. L’ASMR non è ancora riconosciuto come intervento clinico, né esistono protocolli standardizzati: i benefici restano legati a una soggettività sensoriale non pienamente spiegata.
L’ASMR come strumento per il benessere mentale
Molti utenti dichiarano di utilizzare i video ASMR per addormentarsi, alleviare l’ansia o interrompere episodi di iperstimolazione mentale. La combinazione tra suoni ripetitivi, ritmo lento e contatto visivo simulato genera una condizione favorevole alla calma e alla concentrazione.
Altri ancora li impiegano come sfondo per lo studio o come supporto durante momenti di stress emotivo. L’efficacia non è garantita né prevedibile, ma la frequenza con cui queste esperienze vengono riferite suggerisce che l’ASMR può rientrare tra le strategie soggettive di autoregolazione, accanto a meditazione, rilassamento progressivo o respirazione guidata.
Va sottolineato che l’ASMR non sostituisce trattamenti psicologici o medici, e non tutti lo trovano gradevole o efficace. Alcune persone, al contrario, provano fastidio o disagio in presenza di questi stimoli.
Dove trovare video ASMR efficaci e come scegliere i migliori contenuti
YouTube resta la piattaforma principale per la diffusione dell’ASMR. Canali specializzati producono contenuti con altissima qualità audio, spesso registrati in stereo binaurale per amplificare la sensazione di prossimità. Alcuni nomi noti includono Gentle Whispering, Gibi ASMR, Chiara ASMR, ASMR Glow.
Su TikTok l’esperienza è più frammentata ma altrettanto popolare, con formati brevi e una maggiore esposizione a trend e contenuti “sperimentali”. Esistono anche piattaforme tematiche e app dedicate, come Tingles o ASMRtist Union.
Per orientarsi, è utile valutare:
- la qualità dell’audio (assenza di fruscii, equilibrio tra canali);
- l’intenzione del contenuto (cura, regia, intenzionalità vs improvvisazione);
- la coerenza del ritmo e dello spazio visivo;
- la propria risposta soggettiva ai diversi trigger.
Intimità digitale e desiderio di contatto
Al di là dell’aspetto tecnico o scientifico, l’ASMR solleva domande profonde su come viviamo la vicinanza, l’attenzione e il contatto nell’epoca digitale. Il piacere che si prova nell’ascoltare una voce che sussurra solo per noi, o nel guardare una mano che simula una carezza, non è riducibile a una risposta meccanica: è una forma di relazione simbolica.
Non è nemmeno un caso che tante persone cerchino esperienze extra alla conquista di una propria intimità, un angolo di solitudine nel quale però non viene escluso il contatto umano, fosse anche fatto di sola voce, come nel caso della linea erotica o della realtà virtuale.
Non a caso nasce una versione “sensuale” dell’ASMR destinata a suscitare una reazione di piacere quasi erotico.
In quella che è una vera propria giungla di distrazioni, l’ASMR offre un rifugio sensoriale che simula cura, presenza, desiderio di lentezza e di riappropriazione del tempo come luogo silenzioso, come un attimo per sé stessi.
Forse è proprio questa tensione tra realtà e simulazione, tra bisogno e rappresentazione, a renderlo così coinvolgente.
Fonti:
- https://www.sheffield.ac.uk/psychology/news/brain-tingles-first-study-its-kind-reveals-physiological-benefits-asmr
- https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371%2Fjournal.pone.0196645